Tutti sanno che il gatto miagola e il cane abbaia, ma quale animale bramisce? I versi degli animali hanno talvolta nomi insospettabili, che difficilmente fanno intuire le specie e cui appartengono. Di molti altri, invece, si riconosce facilmente il verso ma, a conti fatti, non si sa effettivamente a quale nome corrisponde.
La famosa canzone dello Zecchino d’Oro, Il coccodrillo come fa, gioca appunto su questo interrogativo e, al giorno d’oggi, la curiosa domanda è l’unica che non ha ancora avuto una risposta definitiva in ragione del fatto che è estremamente difficile eseguire studi e ricerche su questo animale, ritenuto tra i più pericolosi di sempre.
Per tutti gli altri invece? I prossimi paragrafi potranno rispondere alle tue curiosità.
I versi degli uccelli
Sorprendentemente, moltissime specie di volatili hanno un verso del tutto particolare, che nel corso del tempo si è guadagnato un nome specifico. Si sa, ad esempio, che il canarino canta, ma è difficile riuscire a scoprire che l’allodola trilla. L’aquila, la regina dei cieli, grida, mentre i più pacifici cigni stridono.
Tra i versi degli uccelli considerati più divertenti in ragione del loro nome troviamo sicuramente quello del maestoso pavone, che paupula. La leggiadra rondine, si dice, che garrisce o zinzilula. L’affascinante merlo fischia ed il piccolo pettirosso chiccola. Gli usignoli, soavemente, gorgheggiano…e i pappagalli? La risposta questa volta è facile: parlano.
Mucche, cavalli e non solo…
Tra le moltissime specie di quadrupedi e mammiferi, i versi più noti appartengono sicuramente alle mucche, che muggiscono, e ai cavalli, che nitriscono. Se invece vi state ancora chiedendo quali sono quei famosi animali che bramiscono…ebbene, avrete ben tre soluzioni: l’alce, il cervo e l’orso!
Non è facile scoprire il nome del verso di quegli animali che, abitualmente, non appartengono alle specie domestiche eppure, potreste almeno una volta aver sentito nominare alcuni fra questi. Il cinghiale selvatico, ad esempio, grugnisce proprio come i maiali . Avreste invece mai detto che il pipistrello stride?
Fra gli errori più comuni, in fatto di versi degli animali, si indica quello della volpe come una sorta di abbaiare, che invece è tipico del cane. La volpe ha un verso tutto suo, definito specificatamente guaiolo o gagnòlo.
Molti animali, in effetti, hanno diverse tipologie di versi. I primi fra tutti, sono i comunissimi gatti domestici: queste creature sono infatti fra le più espressive conosciute e possono miagolare, ustolare, ronfare e fare le fusa.
I versi meno conosciuti
Tra i versi che vengono nominati meno di frequente, anche in ragione del fatto che determinate specie di animali si trovano raramente al centro delle più comuni conversazioni, possiamo sicuramente trovare quello del grillo che, proprio come la cavalletta e la cicala, frinisce.
Gli orsi, oltre al bramire, possono anche rugliare e il piccione, il cui verso è solitamente detto tubare, può invece anche grugare. Il pappagallo può infine trovare un degno avversario, o un grande compagno di chiacchiere, nel cammello, che blatera.