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Quando le parole sono superflue

A volte, molto spesso in verità, gli animali, specialmente quelli che vivono più a contatto con l’essere umano, non hanno bisogno di parole per esprimere tutto il loro affetto. Questa è la commovente storia di Ada…

 

 

 

Il più delle volte le parole, quelle umane, storpiano il significato dei gesti. Anche esprimere i sentimenti traducendoli in parole è difficile, ma come ci insegnano i nostri cuccioli, le parole sono superflue. 

Citando “Storie di animali e altri viventi”

 

A questo proposito ci viene in mente il passo di un libro (che tra l’altro vi abbiamo consigliato in “Letti da noi”, ndr) di Alberto Asor Rosa, dove il narratore – un gatto in questo caso – parla di telepatia intesa come “qualsiasi trasmissione del pensiero, che non si avvalga dei sensi, e neanche della parola […]. La comunicazione telepatica è infallibile, quella verbale equivoca e ingannevole. […]. Si potrebbe perciò ben dire che la comunicazione verbale divide, quella telepatica unisce”.

Ada, il dono della vita

 

Naturalmente il gatto usa la telepatia per comunicare con i suoi umani. Proprio come Ada, una femmine di pastore australiano che la signora Paola decide di regalare al marito Roberto per il suo compleanno, ma soprattutto per aiutarlo in un periodo di forte depressione a causa della perdita del padre. Ada entra nella vita di Roberto portando amore, gioia, voglia di vivere e, pian piano, senza bisogno di parole, lo riporta alla vita. Roberto ricomincia a uscire per portare fuori Ada. Lui è di nuovo felice e Ada lo ricambia con il suo amore.

 

L’improvvisa malattia e l’arrivo di un altro dono… anzi due!

 

Ada, però, si ammala. La diagnosi del veterinario è disastrosa: un brutto male, lo stesso che ha portato via il papà di Roberto, che questa volta non si lascia sopraffare dal dolore e decide di combattere. Insieme a Paola fa tutto il possibile per curare Ada, che viene anche operata. Nessun miglioramento, però, fino a quando nel nucleo famigliare entrano due cuccioli: Dora e Balto. All’inizio il rifiuto, poi Ada diventa la loro seconda mamma e la sua vita si allunga. Proprio come a Roberto, anche a lei viene offerta una seconda possibilità. Grazie ai due cuccioli, che deve accudire come una mamma, la vita le regala ancora un po’ di tempo per correre e giocare. Solo quando due cuccioli compiono l’anno di vita, Ada decide che può lasciarli crescere da soli (in buone mani, di Paola e Roberto) e vola in cielo

 

Fonte notizia corriere.itLe foto utilizzate sono a scopi puramente redazionali.Tratte da unsplash.com



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