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Gatto in vacanza senza stress: missione difficile, ma non impossibile. 5 suggerimenti del veterinario.

Ci sono gatti e gatti. Ma i gatti non sono cani. A differnza del cane – che vive in branco – il gatto preferisce la solitudine, ma con il tempo si è adeguato all’uomo diventando “friendly”. Questa sua preferenza alla solitudine è uno dei motivi per cui portare il vostro gatto in vacanza senza stress con voi potrebbe essere una missione difficile, ma non impossibile. Silvia Miretti, medico veterinario, ricercatore dell’Università degli Studi di Torino ci accompagna con il nostro gatto in vacanza senza stress. 

 

È possibile portare il nostro amico a 4 zampe in vacanza?

A questa domanda è più semplice rispondere se l’amico in questione è un cane (leggi qui). Lo è meno se siamo in presenza di un gatto. Come per il cane, anche per il gatto l’esperienza e la routine sono fondamentali, ma diversamente dal cane siamo in presenza di un animale che preferisce la solitudine e non la vita nel branco. Con il tempo, infatti, il gatto si è adattato a vivere in presenza dell’uomo, diventando friendly, ma questo non ha modificato la sua natura solitaria. Ecco perché se dovete andare in vacanza sarebbe meglio lasciare il gatto a casa. Ma se non avete nessuno a cui affidarlo con qualche accorgimento in più la missione: gatto in vacanza senza stress può diventare possibile. Vediamo insieme alla dottoressa Silvia Miretti, medico veterinario, ricercatore dell’Università degli Studi di Torino come trasformare i vostri 15 giorni di ferie in un momento piacevole o almeno “senza stress” anche per il vostro gatto.

 

Cos’è lo stress?

Prima di tutto cerchiamo di capire cos’è lo stress. Si tratta di una reazione di adattamento dell’organismo a un cambiamento fisico o psichico. Tale adattamento è valido sia negli esseri umani sia negli animali Lo stress causa anche modificazioni ormonali con il rilascio dei cosiddetti ormoni dello stress: catecolamine (adrenalina e noradrenalina) e cortisolo. Naturalmente stiamo parlando di animali che, diversamente dall’essere umano, non sono in grado di esprimersi a parole e, quindi, “spiegano” il loro stato di stress con comportamenti insoliti.

 

gatti in vacanza senza stress
ph credits: Kiven Zhao on unsplash.com

 

Esistono due tipi di stress:

  1. Stress acuto: è dovuto a una situazione insolita, inusuale, che il gatto non riconosce nella sua esperienza. Come, appunto, può esserlo un viaggio in macchina (cambio brusco dell’ambiente) se non l’ha mai affrontato prima.

Stress cronico: quando la condizione stressante permane nel tempo (es. viaggio, cambio brusco dell’ambiente in cui vive, cambio abitudini routinarie…) che ha causato lo stress acuto è terminata o ridotta, ma il gatto presenta comunque comportamenti insoliti potrebbe esserci uno stress cronico. Tuttavia si tratta di una condizione difficile da valutare e la diagnosi può essere fatta dopo aver escluso altre problematiche.

Come riconoscere lo stress nel gatto

Il gatto subisce una situazione di stress ogni volta che succede qualcosa di diverso nella sua routine quotidiana. Anche l’ingresso di un estraneo, umano o animale, nel suo ambiente abituale è per lui fonte di stress. Tanto più se lo portate in un ambiente nuovo, diverso a quello cui lui è legato. Come riconoscere se il gatto è stressato?

  • Si nasconde.
  • Inattività/immobilità anche nelle ore più fresche come la notte e la mattina presto.
  • Pupille dilatate.
  • Aumento dell’aggressività o al contrario dell’immobilità/paura incontrollata.
  • Inappetenza anche nelle ore più fresche.
  • Diminuisce/aumenta notevolmente la toelettatura/grooming

 

 

gatto in vacanza senza stress
ph credits: Mikhail Vasilyev on unsplash.com

Voi in vacanza senza stress e il gatto a casa

Questa sarebbe la soluzione ideale per il gatto. Voi andate tranquillamente in vacanza e lasciatelo a casa con qualcuno che si prenda cura di lui. Forse sentirà un po’ la vostra mancanza (ma non è detto, è pur sempre un gatto, ndr): doversi interfacciare con uno sconosciuto che gli darà cibo e acqua freschi sarà meno stressante che essere spostato dal suo ambiente. Per un gatto essere introdotto, magari a forza, in un trasportino per approdare in un luogo sconosciuto, è fonte di stress elevato. Se la persona che si occuperà di lui è un soggetto conosciuto della famiglia ancora meglio. Potrà trascorrere anche un po’ di tempo con il gatto e assicurarsi che mangi e beva. Qualche coccola sarà altresì molto gradita, parola di gatto!

 

Gatto in vacanza senza stress: difficile, ma non impossibile

Come anticipavamo si tratta di un evento difficile da affrontare per il gatto, ma non impossibile. Specialmente se fin da cucciolo è stato abituato a spostamenti, anche brevi, nel trasportino. Se il luogo di villeggiatura è sempre lo stesso, molto meglio. La memoria felina è breve, ma quando si sarà riambientato anche la casa di villeggiatura diventerà familiare e non costituirà più una minaccia. Il gatto è più difficile da “addomesticare” in tal senso e la routine è per lui fondamentale. Un training adeguato è indispensabile nel caso vogliate portare con voi il gatto in vacanza senza stress.

 

 

Ecco i 5 suggerimenti del veterinario

 

1. Se possibile lasciate il gatto a casa e assicuratevi che qualcuno (preferibilmente a lui/lei familiare) si  prenda cura di lui/lei, fornendo cibo e acqua freschi quotidianamente.

2. Il gatto passa il 25% della sua vita a leccarsi. Questa attività in estate aumenta ulteriormente poiché attraverso la saliva inumidisce il manto, favorendo una maggiore termoregolazione. Fate però attenzione che tale attività non sia eccessiva (over-grooming), poiché potrebbe essere un altro sintomo di stress.

3. Se andrete in vacanza insieme al vostro gatto abituatelo gradualmente al trasportino prima e al viaggio successivamente. Non forzatelo mai a entrare nel trasportino, dove si consiglia di mettere oggetti a lui familiari. Non lasciate mai il trasportino con il gatto nell’auto in sosta!

4. Una volta raggiunta la destinazione, aprite il trasportino e lasciate che il gatto esca da solo e, sempre da solo, decida di esplorare il nuovo ambiente. Non forzatelo e comunque fatelo adattare per gradi. Lasciatelo nella zona più fresca della casa, che molto probabilmente sceglierà da solo (è pur sempre un gatto!)

5. Non allarmatevi se non mangia come al solito. L’importante è che sia attivo nelle ore più fresche: se la ciotola al mattino sarà vuota e verso le 3 di notte inizierà a fare baldoria, il vostro gatto non è stressato, ma forse a fine vacanza lo sarete voi!

 

 

 

Le foto utilizzate sono a puro scopo redazionale. Foto in evidenza: Cat Mapper Max Ogden on unsplash.com



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9 luglio 2018
# addestramento, gatto, abitudini,

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