La primavera è il periodo della rinascita: la natura inizia una nuova vita, sbocciano i fiori sugli alberi e nei prati. La primavera è anche il periodo dell’amore e questo vale per tutti gli esseri umani e per gli animali, gatti compresi. La dottoressa Silvia Miretti, medico veterinario, esperta di etologia applicata del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino, specializzata in etologia degli animali da compagnia ci aiuta a capire il comportamento dei nostri gatti innamorati.
Le cinque fasi del ciclo estrale
Le gatte possono portare a termine molteplici gravidanze nell’arco della stessa stagione riproduttiva. Il ciclo riproduttivo della gatta o ciclo estrale è costituito da cinque diverse fasi:
1. Momento in cui la gatta attira il maschio pur non essendo ancora sessualmente recettiva (proestro).
2. Momento della recettività sessuale o estro che si protrae in media dai 4 ai 7 giorni (estro).
3. Fase intermedia tra un estro e quello successivo (interestro).
4. Si tratta di una cessazione dell’attività sessuale (diestro) che dal punto di vista comportamentale non è distinguibile dai periodi di anestro o interestro.
5. Periodo di riposo sessuale che, nella maggior parte delle gatte che vivono in libertà, si estende da ottobre a gennaio. In questa fase la gatta è sessualmente inattiva e non recettiva (anestro).
I gatti si “innamorano” in primavera
Falso. L’estro inizia a fine inverno, quando le ore di luce superano quelle di buio. Raggiunge il top in primavera, poi via via si affievolisce, ma perdura fino all’estate, quando le giornate tornano ad accorciarsi.
Gatta in amore: ecco i 5 segnali
Sono diversi i segnali che la vostra gatta vi invia per farvi capire che “sente la primavera” tra i principali ricordiamo:
1. Vocalizzi: più frequenti, insoliti, acuti e per lo più notturni. Preparatevi a notti insonni!
2. Strusciamento: normalmente i gatti, maschi e femmine, si strusciano per marcare il territorio. Durante il proestro, questa attività aumenta notevolmente ed è usata dalla gatta per dare appuntamento al maschio. Le ghiandole presenti sull’arco zigomatico, infatti, contengono degli ormoni – i feromoni – che vengono rilasciati nella zona di “strusciamento” per comunicare al maschio la sua disponibilità.
3. Un atteggiamento tipico della gatta in amore è l’inarcamento del dorso in lordosi. Durante l’inarcamento, inoltre, la gatta calpesta il terreno sul posto con gli arti posteriori, tocca il terreno con la parte ventrale di torace e addome, mantiene il perineo in posizione elevata e la coda flessa lateralmente.
4. Naturalmente cercherà di uscire di casa per accoppiarsi e tutti i gatti del vicinato faranno a gara per attirarne l’attenzione. A differenza della femmina, il maschio tende a lasciare l’ambiente domestico anche per lunghi periodi. Inoltre, viene attirato dalle gatte anche se queste sono state sterilizzate.
5. Non preoccupatevi se… Il vostro gatto, maschio o femmina che sia, mangia meno o salta i pasti, non è sintomo di malessere, è solo innamorato e si comporta proprio come vostro figlio o figlia alle prime cotte: perde l’appetito!
Qual è il momento opportuno per sterilizzare il gatto?
La femmina: prima del periodo estrale, in quanto se la gatta viene operata durante l’estro potrebbe avere problemi di cicatrizzazione. Meglio fare l’intervento prima della maturità sessuale che nella femmina è intorno ai 7 mesi, questo evita anche il rischio dell’insorgenza di tumori mammari maligni. Più si aspetta, più questo rischio aumenta. La sterilizzazione anche in età più matura e su gatte che non abbiano avuto gravidanze evita anche il rischio di insorgenza di tumori benigni.
Il maschio: anche il gatto può essere sterilizzato intorno ai 7/8 mesi e comunque non prima che sia terminata la sua crescita massima.
Lo sapevate che…
L’ovulazione nella gatta non è spontanea, ma indotta dall’accoppiamento stesso, per questo ci sono altissime probabilità che la gatta rimanga gravida dopo l’atto sessuale.
Attenzione!
Durante l’accoppiamento i maschi sono molto aggressivi e tendono a mordere la gatta sulla collottola. Se notate delle piccole lacerazioni cutanee che tendono a non guarire è consigliabile rivolgersi al veterinario di fiducia.
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