Parliamo di gatti in adozione, ma non di tre gattini comuni bensì di tre moschettieri. Non sempre i tre moschettieri sono quei prodi cavalieri armati di spade che combattono il male e le ingiustizie in sella al proprio destriero. Talvolta nei panni di Porthos, Athos e Aramis ci sono tre gattini indifesi di soli dieci giorni o forse meno che hanno bisogno di aiuto. Talvolta la fortuna non è cieca perché hanno incontrato Arianna.
È estate, Arianna è in vacanza a casa dei sui genitori, in Calabria, a Siderno. È una giornata calda e come tutti i giorni sta scendendo in spiaggia con il suo ragazzo, quando improvvisamente è distratta da un mormorio, tenue ma insistente. Allora decide di attraversare la strada, ci sono dei cassonetti e le pare che il vocio arrivi proprio da lì. Cerca con lo sguardo in più direzioni e poi con sua grande sorpresa (ma forse neanche tanto e presto capirete perché, ndr) vede una scatola, si avvicina, apre la scatola e dentro vi trova tre cuccioli di gatto, tre maschi, tre gattini, disperati e molto affamati.
Storie di gatti in adozione: come Arianna salva i tre moschettieri
Abbandona subito l’idea di un pomeriggio in riva al mare, raccoglie la scatola e torna a casa, pensando già a come sistemarli: “Guardate cosa ho trovato”, dice alla famiglia, ormai abituata a sorprese del genere. Subito Arianna si organizza, compra il latte e i biberon e mette mamma, papà, sorella, cugine, zii, ragazzo, amici, vicini di casa, forse l’intero paese al servizio dei tre trovatelli che chiedono di essere sfamati ogni tre/quattro ore. “Finché sono rimasta in Calabria avevo l’intera famiglia ad aiutarmi, ma quando sono tornata a Torino li ho dovuti gestire quasi sempre da sola ed è stato molto impegnativo”, racconta per nulla dispiaciuta, anzi con tono scherzoso e amichevole Arianna. “Ho imparato ad amare i gatti da quando mia mamma salvò il suo primo gattino – avevo solo dieci anni” – racconta – “E pensare che all’inizio avevo paura degli animali, avevo paura ad avvicinarmi. Poi mia mamma salvò quel gattino e da allora in paese ci conoscono come ‘la famiglia salva-gatti’. Al paese, in Calabria, se qualcuno trova un gatto sa già dove portarlo…”, ironizza Arianna. Buon sangue non mente, perché Arianna grazie alla prima adozione ha perso anche la paura degli animali e da allora non ha mai smesso di adottare gattini: “Amo tutti gli animali, è solo perché non mi è mai capitato di trovare un cane, altrimenti mi sarei portata a casa anche quello…”.
Anche gli altri animali di casa fanno la loro parte
Arianna di cani ne ha già due, Ziggy e Bonnie, e un gatto adulto, Pranzetti, che hanno accolto i tre moschettieri come parte della famiglia prima che due di loro venissero adottati. Aramis è rimasto con Arianna, Ziggy, Bonnie e Pranzetti; Porthos è andato a vivere con la sorella di Arianna e il gatto Etta, mentre Athos è a Milano, anche lui è stato accolto da una famiglia con altri animali. “Non potevo lasciarli in Calabria con i miei genitori, perché loro hanno già altri tre gatti, così ho portato i tre moschettieri a Torino e dopo lo svezzamento ho trovato loro una casa”.
I tre fratelli oggi hanno 5 mesi, sono gatti vivaci e giocherelloni come tutti i gatti giovani ma sono anche un po’ pestiferi: “Pranzetti, il gatto grande, è sempre stato molto buono, non è mai salito sul tavolo, né ha mai rubato niente, Aramis è un ladruncolo esuberante, proprio i suoi fratelli”. Se trova qualcosa sul tavolo se lo prende e se lo porta via con aria innocente.
In circa 12 anni Arianna, che ne ha 32, ha trovato e sistemato una decina di gattini e siamo certi che non si fermerà ai tre moschettieri, perché quando ami gli animali vorresti salvarli tutti.