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Salute dei pets e pulizia della ciotola: la ricerca dell’Università di Torino
Dopo più di due anni dal suo invio, finalmente la ricerca sulla contaminazione microbica nella ciotola id cane e gatto commissionata da Natural Code con l’Università Veterinaria di Torino è disponibile. Lo studio è stato pubblicato sue BMC Veterinary Research ed è open access (puoi scaricarlo qui) un fattore molto importante in quanto ne facilita la diffusione e la lettura.
Ma di cosa parla questa ricerca? Sono stati intervistati un bel numero di persone con un questionario per indagare diverse abitudini ma in particolare quelle legate alla somministrazione del cibo.
La ricerca ha preso in considerazione un campione di 537 proprietari di Pets in particolare:
- 351 pet owner di cani
- 186pet owner di gatti
La maggior parte dei cani (70,7%) viene alimentata due volte al giorno, mentre i gatti (43%) vengono principalmente alimentati a richiesta o lasciando il cibo nella ciotola.
Le ciotole più usate per i cani sono in metallo (67,1%) seguite dalla plastica (38,1%), mentre per i gatti la ciotola di metallo è meno utilizzata (37,6%) rispetto alla plastica.
Ciotole e livelli batterici: quali sono più ‘sicure’ e come vanno lavate
I batteri o germi aerobi mesofili (TMABc) sono tutti i batteri, i lieviti e le muffe che si sviluppano a una temperatura compresa tra i 20 e i 45°C con ossigeno nell’acqua. Si tratta dei batteri e patogeni più comuni che possono veicolare infezioni o causare disturbi non solo in cane e gatto ma anche nell’uomo.
Dalle analisi sulle ciotole è risultato che i TMABc erano più alti nelle ciotole di metallo rispetto a quelle di plastica (p < 0,001) e in quelle usate per cibo umido rispetto a cibo secco (p = 0,0397).
I conteggi di Enterobacteriaceae (La famiglia delle Enterobacteriaceae include generi e specie di prevalente origine fecale come Escherichia, Salmonella, Shigella), erano più alti nelle ciotole lavate a mano rispetto alla lavastoviglie (p = 0,0515), mentre non sono state riscontrate differenze tra il lavaggio a mano e l’asciugatura a secco. In nessuna delle ciotole analizzate sono state rilevate contaminazioni da Salmonella Campylobacter o Escherichia coli.
Le conclusioni della ricerca e i consigli dei vet
I pet owner hanno abitudini diverse nella gestione alimentare dei loro amici a 4 zampe ed usano ciotole di materiali diversi che puliscono con frequenza diversa. I risultati della ricerca mostrano che c’è ancora molta disinformazione sulla pulizia delle ciotole di cane e gatto e che i rischi per la loro salute ci sono (in particolare se si somministra una dieta principalmente a base di cibo umido). Bisogna quindi ricordare che:
- Cibi umidi e ciotole metalliche sono stati associati a livelli più elevati di contaminazione microbiologica delle ciotole.
- Le contaminazioni sono maggiori dopo il lavaggio a mano rispetto all’uso della lavastoviglie.
- I proprietari di gatti non puliscono molto la ciotola del loro micio
Come rimediare? Ecco i consigli pratici:
Le ciotole devono infatti essere pulite con regolarità meglio se in lavastoviglie: no pulizia con panni e spugne o risciacquo nel lavandino perchè questo può provocare la diffusione di goccioline d’acqua contaminate in tutta la cucina, aumentando il rischio di contaminare altri alimenti, utensili e superfici.
È più efficace prevenire la contaminazione usando la lavastoviglie ed igienizzando accuratamente le superfici di lavoro, utensili e mani dopo aver manipolato le ciotole
Segui le linee guida per un ambiente domestico sano.
Natural Code: ciotola pulita, bella la vita!
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