I gatti sono eleganti, sinuosi, discreti, misteriosi e intelligenti. La festa del gatto celebra questi piccoli felini, presenza costante delle nostre vite sin dall’antichità.
Dal 1990 ogni anno in Italia si celebra la festa del gatto. Questi piccoli felini o si amano o si odiano. È così da sempre: nell’antico Egitto erano venerati come delle divinità e associati alla Dea Bastet, protettrice delle donne, della fertilità e della nascita. Nel Medioevo, invece, i gatti sono stati perseguitati e uccisi, perché l’Inquisizione associava questi innocui animali alle streghe e al culto del demonio.
La festa dei gatti vuole celebrare questi animali e contrastare le false credenze che, ancora oggi, li vedono ingiustamente accusati di portare sfortuna, soprattutto i bistrattati gatti neri.
Celebriamo i gatti insieme!
La festa del gatto
Questo appuntamento annuale nasce in Italia quando la giornalista Grazia Angeletti propose, sulla rivista “Tuttogatto”, un contest per individuare la data perfetta da dedicare ai gatti. A vincere fu la signora Oriella Del Col. Il 17 febbraio venne scelto come giorno ideale per la festa nazionale dei gatti.
Ecco i motivi alla base di questa scelta:
Febbraio è tradizionalmente il mese “dei gatti e delle streghe”, nonché mese dell’acquario, segno zodiacale associato all’indipendenza e all’anticonformismo, caratteristiche che ben si associano al modo di essere dei felini
Il 17, in Italia, è considerato un numero sfortunato, proprio come alcuni gatti sono considerati portatori di sventure (soprattutto i poveri gatti neri). La scelta di questa data è legata alla volontà di sfatare questi miti.
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I gatti nelle famiglie d’Italia
La presenza dei gatti domestici è in continua crescita nelle famiglie italiane. Si stima una popolazione di circa 7,5 milioni di gatti nel nostro Paese.
La presenza di animali, come cani e gatti, ha un impatto fortemente positivo nella vita delle persone: dalla componente educativa nella fase di crescita dei più piccoli, alla capacità comprovata scientificamente di portare serenità e contrastare i disturbi come ansia e depressione.
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I gatti famosi nella storia
I gatti sono pieni di storia, fascino e virtù. Non stupisce, pertanto, la loro presenza accanto a famosi personaggi della storia, dalla politica alla letteratura. Ricordiamone alcuni!
Il politico e famoso Primo Ministro inglese Wiston Churchill era un amante dei gatti. Tra i numerosi gatti che hanno fatto parte della sua vita, il gatto rosso Jock è il più famoso.
Abraham Lincoln fu il primo presidente americano a portare dei gatti alla Casa Bianca. Si narra che Lincoln amasse dar da mangiare al gatto Tabby con una forchetta dorata.
Hemingway, famoso scrittore e giornalista statunitense amava essere circondato dai suoi gatti, in particolare dalla micia polidattila (con 6 dita) Palla di Neve. Sembra che i discendenti della gatta vivano ancora presso la vecchia residenza dello scrittore a Key West.
Molti altri gatti hanno ispirato libri, racconti e film passati alla storia, come:
il racconto “Il gatto nero” di Edgar Allan Poe
Il romanzo breve “Gatti molto speciali” della scrittrice Doris Lessing
L’indimenticabile gatto del Cheshire del romanzo “Alice nel paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll, conosciuto come “Stregatto” grazie alla trasposizione animata della Walt Disney
Nella letteratura giapponese i gatti sono molto presenti, ma il più famoso è certamente il protagonista del romanzo di Natsume Soseki, “Io sono un gatto”
Nel cinema non si può non citare il gatto senza nome di Colazione da Tiffany e il cattivissimo gatto Sphynx della saga di Austin Powers.
Ogni gatto è unico e speciale. Questi animali hanno la capacità di donarci amore, serenità e numerose ore di divertimento. Il 17 febbraio celebriamo tutti i modi di essere dei gatti!