Cane in vacanza senza stress: i 10 consigli del veterinario
Non volete rinunciare alle vacanze, ma desiderate trascorrere 15 giorni con il vostro amico a 4 zampe in tutta serenità per una vacanza senza stress per lui e per tutta la famiglia? Cos’è lo stress, come riconoscerlo ed evitarlo? Silvia Miretti, medico veterinario, ricercatore dell’Università degli Studi di Torino ci accompagna con il cane in vacanza senza stress.
La vacanza estiva può essere un momento di relax per tutta la famiglia. Ma siete sicuri che lo sia anche per il vostro cane? Vi siete mai chiesti se lui/lei gradisce cambiare le sue abitudini quotidiane e trasferirsi con voi al mare o in montagna? E se vi siete posti il problema, avete notato se ci sono stati cambiamenti nel suo comportamento? È più aggressivo? Oppure più schivo e timoroso? Per evitare di arrivare al punto di porvi tutte queste domande o per trovare una soluzione semplice abbiamo chiesto al medico veterinario, ricercatore dell’Università degli Studi di Torino, Silvia Miretti di darci qualche consiglio per trascorrere una “vacanza senza stress” in compagnia del nostro cane.
Cos’è lo stress
Lo stress è una reazione di adattamento dell’organismo a un cambiamento fisico o psichico. Tale adattamento è valido sia negli esseri umani sia negli animali. Lo stress causa anche modificazioni ormonali con il rilascio dei cosiddetti ormoni dello stress: catecolamine (adrenalina e noradrenalina) e cortisolo. Naturalmente stiamo parlando di animali, che diversamente dall’essere umano, non sono in grado di esprimersi a parole e, quindi, “spiegano” il loro stato di stress con comportamenti insoliti.
Esistono due tipi di stress:
Stress acuto: è dovuto a una situazione insolita, inusuale, che il cane non riconosce nella sua esperienza. Come, appunto, può esserlo un viaggio in macchina (cambio brusco dell’ambiente) se non l’ha mai affrontato prima.
Stress cronico: quando la condizione stressante permane nel tempo (es. viaggio, cambio brusco dell’ambiente in cui vive, cambio abitudini routinarie…) che ha causato lo stress acuto è terminata o ridotta, ma il cane presenta comunque comportamenti insoliti potrebbe esserci uno stress cronico. Tuttavia si tratta di una condizione difficile da valutare e la diagnosi può essere fatta dopo aver escluso altre patologie.
Come riconoscere lo stress nel cane
Parliamo dunque di stress acuto, poiché la situazione che stiamo analizzando è un evento insolito che si inserisce inaspettatamente nella routine quotidiana nel cane. Esistono alcuni segnali che il nostro cane può trasmettere e dai quali possiamo capire che è stressato.
Eccone alcuni:
aumento della frequenza cardiaca (il cane ansima);
aumento della frequenza respiratoria (il cane respira in maniera affannosa);
paura: il cane si nasconde; tiene la coda vicino al corpo;
comportamenti insoliti: diventa inaspettatamente aggressivo o, al contrario, passivo (non ha voglia di giocare, muoversi, mangiare, ecc.);
trema;
sbava;
urina in maniera incontrollata o addirittura le sue feci sono molli.
Come evitargli stress
Il cane è sottoposto a stress ogni volta che si verifica un cambiamento ambientale, quindi anche il viaggio è considerato per lui fonte di stress. Per evitare una situazione di stress l’ideale sarebbe inserire il viaggio nella sua routine. Come? Il cucciolo (2-4 mesi) è più malleabile. È dunque buona cosa portarlo in vacanza o comunque fargli fare viaggi frequenti anche brevi fin dal suo arrivo in famiglia. Si tratta di un training vero e proprio che lui inserirà nel suo bagaglio esperienziale: uno stimolo positivo che non gli procurerà stress poiché inserito fin da subito nella sua routine quotidiana. Se il cane è già adulto e non ha mai viaggiato prima d’ora, naturalmente il training può risultare molto più complicato. Ci saranno inoltre altri fattori da considerare tra cui le sue esperienze pregresse. Viene da un canile oppure è nato e cresciuto in un allevamento? Come è stato trattato? Ha avuto esperienze positive o negative? Tutto questo inciderà anche sul suo approccio a una situazione nuova e, di conseguenza, sulla sua gestione dello stress. La risposta, è dunque, training. Fate in modo che la “situazione nuova” diventi una routine!
L’importanza del training e della routine
Ma non tutto è perduto perché possiamo aiutarlo passo dopo passo a inserire il viaggio (e dunque la vacanza) nelle sue esperienze con un training che va affrontato poco alla volta.
Ecco qualche esempio:
Aiutiamolo a salire in macchina, senza forzarlo. Facciamo in modo che riconosca la macchina come un luogo sicuro, famigliare.
Una volta che avrà scoperto che l’abitacolo dell’auto è un luogo sicuro portiamolo a fare un viaggio. Spostamenti prima brevi poi via via più lunghi. Non potete fare un viaggio di 500 km in auto con il vostro cane se non ha mai viaggiato prima della vostra agognata vacanza, altrimenti per lui sarà uno stress e doverlo gestire potrebbe esserlo anche per voi.
Dovete inserire il cane in un trasportino? Anche questo va fatto gradualmente. Abituatelo prima in casa; inserite nel trasportino degli oggetti a cui è affezionato. Se viaggerete separati e se mettete nel trasportino un vostro indumento, potrebbe aiutarlo a sentirsi più al sicuro.
Quando avrete raggiunto la destinazione fate in modo che si ambienti alla nuova “casa” sempre in maniera graduale. Non forzatelo!
Auto, nave, aereo? Mare o montagna?
Per il cane non importa il mezzo di trasporto o la destinazione se è abituato a viaggiare con quel determinato veicolo o se lo avete sempre portato, fin da cucciolo, al mare piuttosto che in montagna. Tuttavia i cani brachicefali (con muso piatto) tipo bulldog o carlino, ecc. potrebbero rischiare il collasso se portati in zone troppo calde.
Cane in vacanza senza stress: i 10 consigli del veterinario
1. Fate tantissima attenzione alla somministrazione dei calmanti. Valutatene l’utilizzo con il vostro veterinario e possibilmente evitate il faidate. I calmanti, infatti, provocano sonnolenza, di conseguenza il cane non espone la lingua per termoregolarsi con l’evaporazione della saliva e rischia un colpo di calore.
2. I cani non sudano come gli esseri umani. Le poche ghiandole sudorifere sono sotto i polpastrelli. Attenzione, dunque, all’asfalto bollente. Per esempio quando lo fate scendere durante la sosta in autostrada preferite un’area verde.
3. Fatelo bere poco, ma molto frequentemente.
4. Fate soste frequenti durante il viaggio. Almeno ogni due ore circa. Non lasciatelo mai in auto nemmeno con i finestrini abbassati!
5. Se non mangia non allarmatevi. Fa caldo: mangiare, ma anche vedere o annusare il cibo, fa aumentare il calore corporeo.
6. Attenzione alla toelettatura. Il pelo serve a isolare l’epidermide dal calore. Se il cane viene tosato rischia maggiormente ustioni se esposto ai raggi ultravioletti e avrà maggiori difficoltà a termoregolare.
7. Attenzione anche all’esposizione al sole del tartufo.
8. Cercate di mantenere la routine quotidiana anche in vacanza: fatelo giocare e passeggiare nelle ore più fresche della giornata.
9. Training: procedete per gradi. Qualsiasi cambiamento repentino è fonte di stress per il vostro cane.
10. Usate sempre il buon senso: Buona vacanza senza stress!
Lo sapevate che…
Uno studio cinese del 2017 eseguito all’interno di un ospedale ha messo in luce l’aumento di emergenze relative a morsi da parte di cani associate a temperature estreme, molto freddo o molto caldo. Le aggressioni e gli atti di violenza in soggetti apparentemente normali aumentano con il caldo estremo anche tra i esseri umani. (Fonte bigliografica: Zhang Y et al., 2017 Sci Total Environ. Nov 15;598:71-76. doi: 10.1016/j.scitotenv.2017.04.112. Are hospital emergency department visits due to dog bites associated with ambient temperature? A time-series study in Beijing, China).
Le immagini utilizzate sono a puro scopo redazionale. Foto in evidenza by Josh Rakower on Unsplash
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